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di Gi Elle
Quanta bella musica, questo fine settimana, in Friuli Venezia Giulia. Si va dalle invitanti proposte di “Carniarmonie” al gran finale dell’Anciuti Music Festival e ai “Saxophone days” a Muris di Ragogna. Mentre a Pordenone sono annunciati due concerti da non perdere a suggello della residenza in città della Gustav Mahler Jugendorchester, quest’anno al Teatro Verdi in esclusiva europea. A Spilimbergo, invece, ci sarà il “Concerto per la Speranza” per la tanto auspicata uscita dall’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus.
Ancora “Carniarmonie”
CAVAZZO – Ultimo fine settimana con “Carniarmonie”. La fortunata rassegna musicale delle Alpi carniche si avvia alla conclusione di questa speciale 29ª edizione e offre nel fine settimana due concerti imperdibili. Oggi, alle 20.45, nella Pieve di Santo Stefano a Cesclans di Cavazzo Carnico, concerto pianistico a quattro mani con due giovani fratelli: Luciano e Daniele Boidi. Programma appassionante e virtuosistico tra Otto e Novecento dal titolo “Rapsodie”, con Liszt nel poema sinfonico “Mazeppa” e nella “Rapsodia ungherese n. 2”, Gershwin con la “Rhapsody in blue”, passando per Debussy con tre tempi da “L’enfant prodigue”: “Prélude”, “Cortège” e “Air” e la “Rapsodia spagnola” di Ravel. I due brillanti artisti, dopo aver conseguito importanti titoli in Italia e all’estero, si stanno perfezionando nel repertorio da camera per pianoforte a quattro mani come ensemble della Filiera Musicale della Fondazione Bon. Due interpreti i fratelli Boidi che hanno già alle spalle, nonostante la giovane età, importanti premi, numerosi concerti e partecipazioni a festival europei.
Domani invece è in programma un concerto matinée, alle 8.30, per un appuntamento speciale che inaugura musicalmente un nuovo luogo in Carnia: il prato alle pendici del Monte Amariana (foto), dal versante di Amaro (in caso di maltempo il concerto si terrà nella Chiesa di San Nicolò Vescovo). Ospite un’eclettica formazione che raduna dei riconosciuti trombonisti di varia estrazione nel nome “Slide & Friends”, diretti da Andrea Gasperini. Il trombone si emancipa così dalle ultime fila dell’orchestra per diventare protagonista di un concerto assolutamente sui generis, con un programma eterogeneo che dalla musica antica raggiunge il Novecento con incursioni nella musica da film e nel rock. Composizioni di Gabrieli, Morricone, Williams, Wagner, Hartley, Queen e Deep Purple. Un concerto da non perdere in un luogo suggestivo e facile da raggiungere. Si può infatti arrivare in automobile nel prato alle pendici del monte Amariana e a partire al centro di Amaro ci saranno tutte le indicazioni utili per raggiungere il luogo. Si consiglia di portare con sé plaid o cuscino per sedersi sull’erba.
Sono necessarie le prenotazioni a tutti i concerti attraverso il sito carniarmonie.it, entro le 13 del giorno del concerto (nel caso della domenica, entro le 13 del giorno precedente). Per ulteriori informazioni: www.carniarmonie.it, info@carniarmonie.it
Anciuti Music Festival
FORNI DI SOPRA – Gran finale per l’Anciuti Music Festival 2020 che, in questi ultimi giorni, ha trasformato Forni di Sopra in una capitale della grande musica, come attesta la presenza d’eccezione del LowBb Bassoon Cluster, uno dei quartetti di fagotti più celebri al mondo. Infatti, erano cinque, tutti di alto livello, gli eventi in programma.
Oggi un doppio appuntamento a Ciasa da Fornès, nella frazione di Cella: alle 18 si terrà il concerto conclusivo degli allievi di AnciutiAcademy, che eseguiranno quartetti per oboe e fagotto con l’accompagnamento del Trio d’archi dell’Anciuti Festival Ensemble (foto); alle 20.45 la scena sarà invece per i docenti di AnciutiAcademy, che si alterneranno al LowBb Bassoon Cluster, come detto tra i quartetti di fagotti più importanti al mondo, presente quest’anno anche per la docenza nella sezione didattica del festival: il team degli insegnanti vanta nomi di assoluto livello, da Marco Schiavon (1° oboe all’Orchestra della Svizzera Italiana di Lugano) a Paolo Pollastri, Simone Sommerhalder (Corno inglese alla Gewandhaus Orchester Lepizig) ed Evaristo Casonato, docente al Conservatorio di Trapani. Fra gli ospiti illustri di questa edizione, oltre al già citato Mandolesi, anche Massimo Ferretti Incerti (1° fagotto Teatro Comunale di Bologna), Maurizio Barigione (fagotti) e Alessio Pisani, controfagotto.
«L’evento si sta progressivamente consolidando e gode di un’attenzione sempre maggiore, sia da parte degli “addetti ai lavori” che del pubblico in genere, nonché delle istituzioni», commenta il direttore artistico di Anciuti Music Festival, Paolo Pollastri, 1° oboe all’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, sottolineando che la rassegna è una delle pochissime dedicate a costruttori di strumenti in epoche antiche ed evidenziando la bontà della scelta di non annullare la manifestazione, nonostante le grandi complessità del frangente. «Anche su impulso del Comune di Forni di Sopra – aggiunge – abbiamo voluto che l’edizione 2020 si svolgesse, pur nel segno della responsabilità: per questo motivo abbiamo fatto una scelta controcorrente, riducendo in maniera drastica, tramite selezione, gli allievi ammessi, affidati a un team di docenti d’eccellenza».
Saxophone days a Muris
RAGOGNA – Avrà inizio oggi la seconda edizione dei “Saxophone days” a Muris di Ragogna, progetto nato dall’idea di due giovani musicisti friulani, Enrico Leonarduzzi sassofonista e Sebastiano Burelli compositore, studenti ai Conservatori di Ferrara e Venezia (foto). L’Iniziativa comprende una parte didattica durante tutto l’arco della giornata con lezioni individuali pratiche e teoriche, musica di insieme, esposizioni dedicata. Alla sera invece il saxofono verrà valorizzato in tutte le sue sfaccettature attraverso concerti aperti al pubblico.
I “Saxophone days” si articolano in due giorni duranti i quali gli iscritti, che quest’anno provengono da Trentino, Emilia Romagna, Veneto e Friuli, avranno modo di esprimersi nelle diverse attività potendo approfondire la conoscenza del sassofono in tutti i suoi aspetti. Le attività si svolgono nei locali della Scuola di musica “ I Cjastinârs” che offre ampi spazi, dove è possibile svolgere l’attività in totale sicurezza.
Il programma delle serate prevede per oggi, alle 20.30 un concerto a cura del Satèn Saxophone Quartet e Mattia Tomat con un repertorio versatile e multiculturale, che andrà a descrivere il repertorio originale dedicato al sassofono. Domani invece, alle 20, salirà sul palcoscenico il maestro Marco Gerboni, sassofonista che ha collaborato con le più importanti istituzioni liriche e sinfoniche, vera icona internazionale dello strumento, che si esibirà assieme ai giovani sassofonisti interpretando musiche di Silvio Zalambani, Domenico Cimarosa e Gioacchino Rossini. I concerti si svolgeranno sul suggestivo sagrato della Chiesa di Muris (in caso di maltempo all’interno della Chiesa stessa e la prenotazione è obbligatoria attraverso il seguente form https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfkTDq3ZSJ3Q7QiyrAfiLfFEBPJGdbr8k7L9I-nIlgxWlGPAw/viewform o inviando un’email a enricoci.leonarduzzi@gmail.com
Per informazioni: +39 3275351723
@satensaxophonequartet
#satensaxophonequartet
La Mahler a Pordenone
PORDENONE – A suggello della residenza a Pordenone della Gustav Mahler Jugendorchester – quest’anno al Teatro Verdi in esclusiva europea – due attesi concerti, oggi e domani, entrambi diretti dal pluripremiato Maestro under 30 Tobias Wögerer (nella foto di Luca A. d’Agostino).
Oggi è in programma il concerto dal titolo “Idillio della natura”, su musiche di Anton Webern, Gustav Mahler, Franz Schubert e Richard Wagner. L’“Idillio di Sigfrido”, tra i rari esempi di musica non operistica composti da Wagner, è un regalo di compleanno del Maestro alla moglie Cosima. Concepito per orchestra da camera, per tredici parti reali (tromba, flauto, oboe, clarinetti, fagotto, corni e archi) viene qui proposto nella versione ampliata voluta dal compositore. Da Ricercata, fuga a Sei Voci di Johann Sebastian Bach, nella trascrizione di Anton Webern, dove scienza contrappuntistica e struggente poetica musicale trovano sintesi ideale, si passa per i Canti di un Viandante di Gustav Mahler, trascritti per organico ridotto da Arnold Schoenberg, fino alla splendida voce del soprano tedesco Angela Denoke, che suggella il cammino di rinascita, coronato dall’Intermezzo Rosamunde di Franz Schubert: fusione perfetta fra musica e poesia, in una serata celebrativa della Natura come unica fonte di vita.
Il programma del concerto di domani, “Attesa e Rinascita” presenta, invece, musiche di Claude Debussy, Arnold Schoenberg, e Dmitri Shostakovich. Il viaggio intrapreso nella prima serata fra Natura e Mito, prosegue qui col poema sinfonico di Debussy ispirato a versi di Mallarmé, che rappresenta gli scenari dei desideri e dei sogni di un fauno nella calura meridiana. Dall’Idillio di Sigfrido della sera precedente, all’idillio della Natura come pura beatitudine, per arrivare al fulcro del programma, l’Attesa di Arnold Schoenberg, monodramma in quattro immagini che descrive la Natura come percorso esistenziale dell’essere umano e si collega idealmente al viaggio intrapreso con la musica di Mahler. La mescolanza di forme d’arte diverse culmina nel concerto di Shostakovich per pianoforte, tromba e archi, che miscela con sapienza elementi di lirismo e ironia: esempio assoluto di musica senza confini. Qui, ad Angela Denoke si aggiungono due, ulteriori solisti: Maurizio Baglini – impegnato in un titolo rarissimo e difficilissimo come il concerto n. 1 di Shostakovich, che pochi pianisti hanno in repertorio – e la tromba solista del musicista spagnolo Martin Baeza Rubio.
Prevendita biglietti attiva on-line al sito www.comunalegiuseppeverdi.it e alla biglietteria del Teatro (tel 0434 247624).
Concerto della Speranza
SPILIMBERGO – Nel Duomo di Spilimbergo, domani, alle 20.30, la Nuova Orchestra Ferruccio Busoni, diretta dal maestro Massimo Belli (foto), terrà il “Concerto per la Speranza”, con la partecipazione del soprano Marianna Prizzon e del violinista Lucio Degani. Saranno eseguite musiche di Haydn, Sofianopulo, Arvo Part e Mozart. Il Concerto vuole essere un messaggio di fiducia e, appunto, speranza per la ripresa della normalità della vita dopo la fase acuta della grave pandemia che ci è costata lutti e sofferenze. E’ dedicato ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, al personale delle strutture dedicate agli anziani, ai legislatori, ai religiosi e a tutte le persone che hanno contribuito e lottato per vincere questa dura e difficile battaglia e che, con facita e impegno, vogliono riconquistare il loro lavoro, l’indipendenza e la libertà dopo le privazioni e costrizioni subite in questo terribile periodo.
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In copertina, i due giovani fratelli Luciano e Daniele Boidi oggi in concerto a Cesclans di Cavazzo.